TUNGUSKA

LA STORIA

Dio, o qualcosa di molto simile a un dio, non sa di essere dio, per vivere fa il presentatore televisivo ed è nato a Tunguska.

ESTRATTO

La mia ex-moglie aveva ottenuto dal divorzio tutto quello che voleva, compresa la mia casa. Finii a vivere in un albergo e, quando capitava, nel mio ufficio alla televisione. I dirigenti se ne erano accorti, sapevano che non avevo più idee e stavano pensando a un modo per farmi fuori. Sarei finito in mezzo a una strada a chiedere l’elemosina, me ne rendevo conto, ma ero così svuotato e stanco che non riuscivo a opporre alcuna resistenza alla sfortuna.

Due settimane dopo morì mio padre. Dopo la morte della mamma, avvenuta diversi anni fa, il vecchio viveva da solo e il suo unico interesse era intagliare il legno, si circondava di cianfrusaglie comprate nei supermercati solo perché costavano poco. Io non ero mai riuscito a conoscere veramente mio padre, sapevo solo che era uno sradicato proprio come me.

Al funerale c’eravamo io, il prete che officiò, prese i soldi e sparì nel nulla, e i muratori che si occuparono di collocare la cassa nella profonda tomba di famiglia: pagai anche loro, ma pretesero molto meno del prete. Non avevo neppure una fotografia decente di mio padre da far metter sulla lapide, così dovetti ripiegare su una semplice iscrizione.

«Lei era suo figlio?» mi domandò un vecchio che aveva l’accento dell’est indicando la tomba di mio padre.

«Sì».

«Ma certo», disse lui tossendo «Ora la riconosco. E, mi dica, le ha parlato di Tunguska?»

«Ci deve essere un errore, forse mi sta scambiando con qualcun altro».

Il vecchio ridacchiò.

CURIOSITÀ

L’evento di Tunguska, che fa da sfondo a questo racconto, si è verificato in Russia vicino al fiume Tunguska Pietrosa, nel 1908. Forse a causa dell’esplosione di un meteorite 80 milioni di alberi vennero abbattuti. La potenza dell’esplosione è stata stimata attorno ai 15 megatoni, all’incirca una decina di volte più potente dell’atomica sganciata su Hiroshima. Secondo i racconti dell’epoca l’evento si percepì persino a Londra.